La pianta di Cannabis Sativa L. è una pianta da molteplici usi. Infatti, può essere usata sia nel settore edilizio che farmaceutico e della cosmesi arrivando anche a rivoluzionare il mondo culinario e, soprattutto, quello tessile. Questa sua versatilità ha fatto sì che, negli ultimi anni, fosse acclamata come la migliore risorsa ecosostenibile ad oggi esistente.

Soprattutto lato tessile, ci sono stati degli sviluppi importanti che hanno contribuito a far diventare il tessuto di canapa molto pregiato e ricercato, che presenta un notevole potenziale anche nel settore medico e quello della ricerca ad esso legata. Infatti, questo tessuto eco-sostenibile e dalle proprietà antibatteriche uniche è ideale da utilizzare, anche per la fabbricazione di lenzuola, camici, mascherine e tanto altro ancora.

Nell’articolo di oggi, vorrei raccontarti come la fibra naturale della canapa, grazie ai suoi numerosi benefici, possa essere usata negli ospedali e centri medici di tutto il mondo dandoti esempi concreti sul suo uso. Ma prima di andare nel dettaglio delle molteplici possibilità, ci tengo a sottolineare quanto poco sostenibile sia il nostro attuale settore medico e quanto margine di miglioramento esiste in questo settore.

Settore sanitario e sostenibilità

A discapito di quello che si può pensare, l’ambito medico, con i suoi camici e mascherine usa e getta, così come quello delle attività di laboratorio di ricerca e sviluppo dello stesso settore, riesce ad accumulare ogni anno enormi quantità di rifiuti sanitari che non sono riciclabili (si tratta infatti di rifiuti pericolosi per i quali è prevista una procedura di smaltimento particolare).  

Infatti, il settore medico è sempre più caratterizzato dall'utilizzo di altri tessuti, cosiddetti tessuto-non-tessuto (TNT) in viscosa, poliestere o polipropilene, sia per i camici dei dottori, che per le lenzuola, mascherine, garze ed altri tessuti tecnici [1]. Tuttavia, oltre a questi tessuti tecnici, nel settore medico è presente da decenni anche il cotone, che rispetto a questi altri tessuti, ha un ciclo di vita sicuramente più lungo, ma non per questo più sostenibile.

Foto di Karolina Grabowska, Pexels

Per comprendere meglio l’argomento, bisogna aprire una piccola parentesi. Quando si parla di sostenibilità non si fa solo riferimento a che è meglio preferire le fibre naturali al posto di quelle sintetiche. Infatti, per ridurre l’impronta ambientale bisogna analizzare e studiare cosa comporta anche la produzione di una determinata fibra naturale. Come accennato prima, nel campo medico vi è un ampio utilizzo del cotone, ma nonostante i suoi vantaggi come tessuto sanitario, si deve riconoscere che la sua produzione nelle enormi piantagioni che si possono trovare in giro per il mondo è tutto fuorché sostenibile. Si usano molti pesticidi, fertilizzanti, si emettono enormi livelli di gas serra senza contare che si devono avere a disposizione risorse idriche non indifferenti.

È, quindi, più che necessario allarmarsi per le elevate quantità di rifiuti che producono gli ospedali, specialmente dopo anni di emergenza sanitaria come quelli durante e post pandemia che stiamo vivendo.

Sorge così spontaneamente la domanda: cosa possiamo fare per innovare l'utilizzo e la sostenibilità dei tessuto nel mondo sanitario? Un tessuto innovativo e, soprattutto, ecologico che che vale la pena sperimentale nell'ambito in parola, è sicuramente il tessuto di canapa.

Gli usi della canapa tessile come materiale di tessitura medico

Considerando il sempre più crescente interesse delle grandi imprese del settore alla canapa tessile, oggi sarebbe interessante valutare le opportunità che il mercato sanitario possa offrire.

Per darti un’idea più precisa della reale portata e dei benefici di questo materiale, a continuazione, ti vorrei presentare degli esempi concreti su come la canapa tessile viene, oppure potrebbe venire, usata attualmente nei presidi medici di tutto il mondo.

Mascherine

Le mascherine sono sempre state più che necessarie dentro gli ospedali e cliniche private e, dopo la pandemia, si sono diffuse anche tra i cittadini che le usano quotidianamente per proteggersi dai virus e batteri.

Sicuramente le più commercializzate sono quelle usa e getta, ma ti sei mai chiesto quanto inquinano? Perché per dire la verità questi modelli finiscono nei rifiuti non riciclabili. Per fortuna, ci sono diverse aziende italiane che soprattutto con la pandemia hanno iniziato a produrre le mascherine per il personale sanitario in canapa tessile (come Maeko e InCanapa, per citarne due). Le mascherine in canapa sono prodotte con uno strato fino ma spesso di canapa e sono confortevoli da usare per la pelle. Di fatto, la fibra naturale usata nella produzione è in grado di portare avanti la termoregolazione della pelle per non rovinare la cute dei medici che le indossano per molte ore al giorno.

Inoltre, le mascherine possono essere lavate innumerevoli volte anche a temperature basse, riducendo il consumo energetico senza che si rovinino o si allargano come succede con il cotone che tende a essere più elastico.

Foto di Cottonbro Studio, Pexels

Ma ciò che rende le mascherine in canapa tessile così interessanti per il settore ospedaliero sono le loro proprietà antibatteriche. Di fatto, diverse ricerche condotte in merito, l'ultima di Khan, B. A. et al (2014, [2]), hanno confermato che questa fibra uccide i batteri in superficie a differenza del poliestere e del cotone che permettono la sopravvivenza dei microorganismi nocivi anche per mesi.

Lenzuola per pazienti e teli da copertura

Fino a poco tempo fa, a farla da padrona nella produzione di lenzuola per ospedali e cliniche private è stato sicuramente il cotone. Negli ultimi anni invece, si è aperta una strada alternativa fatta di fibre sintetiche usa e getta, che sicuramente nel breve periodo risultano più semplici ed immediate da gestire, ovvero smaltire nei rifiuti indifferenziati e pericolosi, ma a lungo periodo hanno un impatto negativo sul nostro ambiente.  

Oggi, esiste una soluzione migliore, ovvero la canapa tessile. Infatti, questa fibra offre molti vantaggi sia per la nostra pelle che per l'ambiente ed è naturalmente antibatterica, come abbiamo visto prima. Inoltre, si tratta di un tessuto molto traspirante, in quanto la canapa è in grado di assorbire l’umidità che viene prodotta dal corpo umano durante la notte o dai pazienti costretti a rimanere a letto per molte ore.

In questo modo, il tessuto riesce a mantenere il corpo a una temperatura ottimale sia in inverno che in estate, evitando anche la proliferazione di batteri e microrganismi nocivi che di solito proliferano con l’umidità.

Inoltre, è importante sottolineare che le lenzuola prodotte con la canapa tessile sono molto più resistenti che quelli in cotone. Effettivamente, offrono un livello di resistenza 3 volte superiore di altre fibre naturali grazie alla sua elevata densità di cellulosa. Si tratta di un beneficio non indifferente perché, nonostante si lavino spesso, i tessuti in canapa non si rovinano con la stessa facilità del cotone per cui si possono dire addio ai buchi e strappi.

Camici alternativi per medici e chirurghi 

Come nel caso delle lenzuola, anche queste uniformi sono spesso e volentieri prodotte in cotone oppure in fibre sintetiche, anche di bassa qualità. Ma con la rivoluzione della canapa tessile anche i camici possono essere green e allo stesso tempo di pubblica utilità per il personale sanitario.

Di fatto, le uniformi fabbricate con la canapa tessile, prima di tutto, sono molto resistenti e duraturi. Possono essere indossati per molti anni e lavati anche con frequenza senza correre il rischio di rovinarsi o bucarsi.

Restando in tema lavaggio, mi sembra necessario sottolineare un aspetto importante della canapa. A differenza del cotone che deve essere lavato a 90° per essere igienizzato, la canapa può essere lavata anche a temperature molto basse mantenendo le sue proprietà antibatteriche inalterate. Allo stesso tempo, l’uniforme non si deforma vista la poca lignina contenuta che fa di questo materiale un tessuto poco elastico che non si deforma con i lavaggi frequenti. Per non parlare del fatto che la fibra non si degrada, anzi diventa ancora più morbida durante l’uso e con i lavaggi.

In poche parole, i camici in canapa tessile possono durare più a lungo, non devono essere sostituiti spesso e quindi anche dal punto di vista economico è presente un vantaggio.

In più, non si può non fare riferimento al fatto che la canapa abbia delle proprietà di termoregolazione uniche. Come accennato con le lenzuola anche i camici e le uniformi prodotte con questa fibra naturale sono in grado di resistere alle alte temperature estive e al freddo durante i lunghi periodi invernali per offrire comodità alla pelle mentre si indossa questo tessuto.

Bendaggi e garze

Finalmente, la canapa tessile è stata introdotta come tessuto biodegradabile ed ecosostenibile per la produzione di bendaggi e garze sanitarie. Di tutte le aziende, è stata EcoGauze nel 2022 a scommettere sulla canapa come fibra naturale per le garze. Questi modelli di ultima generazione aiutano a curare la pelle con un tessuto in canapa brevettata che assorbe di più e che è naturalmente antibatterico.

Come le garze tradizionali anche quelle in canapa sono usa e getta ma i vantaggi offerti dal materiale sono moltissimi. Infatti, questo bendaggio medico viene coltivato in modo 100% biologico senza usare le sostanze chimiche o le ingenti quantità d’acqua che richiede il cotone.

Inoltre, le garze in canapa sono fino a 6 volte più assorbenti rispetto ai tessuti tradizionali. Questo beneficio è estremamente importante durante le procedure chirurgiche.

Foto di Cottonbro Studio, Pexels

Da un altro punto di vista, il bendaggio fatto in canapa è molto resistente agli strappi e alle rotture vista la fitta trama di fibre usate nella produzione del tessuto senza contare che è anche un materiale che aiuta traspirare la pelle favorendo la sua rigenerazione e proteggendola, quindi, dalle alte o dalle basse temperature che possono favorire la proliferazione dei patogeni nocivi. [3]

Il futuro è alle porte del mondo sanitario con la canapa tessile 

Il settore tessile e di produzione di materiali ecosostenibili hanno fatto dei passi da gigante. Grazie alle nuove tecnologie e alle innovazioni nel campo scientifico, i cambiamenti sono all’ordine del giorno.

Ecosostenibilità e sicurezza sanitaria, finalmente, possono trovare applicazione con la canapa tessile. Sicuramente quello del settore sanitario è uno dei prossimi grandi mercati che possono iniziare ad utilizzare la canapa tessile. Coma abbiamo visto, c'è interesse da parte delle aziende e con nuovi investimenti verranno anche scoperte nuove modalità di applicazione della canapa come fibra tessile per ospedali e centri medici.

Referenze e approfondimenti: 

[1] https://hempfoundation.net/7-reasons-why-hemp-fabric-is-the-future-of-the-medical-industry/

[2] https://bioresources.cnr.ncsu.edu/resources/antibacterial-properties-of-hemp-and-other-natural-fibre-plants-a-review/

[3] https://ecogauze.com/

Foto: 

[F1] Foto di Karolina Grabowska, Pexels

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