Qualche mese fa ho avuto il piacere di visitare Linificio e Canapificio Nazionale, la storica azienda italiana produttrice di filati in lino e canapa, oggi certificata B CorpTM e nominata tra le 100 Eccellenze Italiane oltre che ambasciatrice dell’italianità nel mondo.

Appena arrivata a Villa d’Alme, un piccolo comune nella Provincia di Bergamo, sono stata subito rapita affascinante storia di questo luogo che sorge sulle sponde del fiume Brembo. Un edificio storico e ben curato, un’atmosfera magica ed un team di persone altamente qualificate, che condividono la mia passione per filati e tessuti. Mi sono sentita, per un attimo anche io parte di questa storia, così lunga e così importante, sia per il territorio bergamasco – al quale per motivi personali sono legata – sia per la storia delle innovazioni tecnologiche e sociali implementate da questa azienda.

Durante la visita, ho avuto l'opportunità di esplorare tutti gli aspetti della filatura di lino e canapa, inclusa l’ esposizione DEFILO, organizzata per celebrare i 150 anni dalla fondazione. Ho avuto anche il piacere di discutere approfonditamente con l'amministratore delegato, Pierluigi Fusco Girard, uno dei temi più dibattuti: la differenza tra il lino e la canapa. Questa storia ha inizio nel lontano 1873…

Linificio e Canapificio Nazionale – una storia di eccellenza italiana

La storia del Linificio è affascinante ed innovativa, ma anche complessa. Si tratta di una delle aziende italiane più antiche che ha portato grandi innovazioni sia nell’ambito tecnologico che sociale. Scopriamola insieme!

La storia del Linificio e Canapificio Nazionale inizia nel 1873 grazie all’intuizione dell’imprenditore Andrea Ponti, che decide di seguire il progresso tecnologico e unire diversi opifici tradizionali di lino e canapa presenti nella zona di Bergamo. La Seconda Rivoluzione Industriale offriva la possibilità di industrializzare la produzione, che fino a quel momento avveniva con metodi artigianali e in piccole attività, utilizzando le vicine acque dell’Adda per la produzione di energia elettrica. La produzione raggiunge subito i quantitativi importanti e già nel 1876 l’azienda viene quotata alla Borsa di Valori di Milano, come terza azienda italiana entrata in borsa.

L’azienda cresce notevolmente negli anni successivi, diventando uno dei più grandi datori di lavoro della zona, impiegando anche molte donne, e permettendo di migliorare il tenore di vita degli abitanti di zona. Linificio che ha decisamente plasmato la storia del territorio bergamasco (e continua a farlo tutt’oggi), anche per la reputazione e l’impegno costante del suo fondatore Andrea Ponti, che non era solo l’uomo d’affari ma, soprattutto, un filantropo, primo a rispondere ai nuovi bisogno sociali ed educativi imposti dalla grande fabbrica accentrata, costruendo le case operaie, mense e spacci, ma anche asili nido, scuole primarie e professionali, per le donne impiegate in fabbrica e casse di previdenza – all’epoca sicuramente un modo innovativo nel fare impresa. Questo rapporto di mutuo scambio con il territorio prosegue ancora oggi. Infatti, Linificio e Canapificio Nazionale è la prima azienda del settore filatura ad essere certificata B CorpTM.

Alla scomparsa di Andrea Ponti, la guida dell'azienda passa nelle mani del figlio, Ettore Ponti. La partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi del 1889, evento che vide anche la presentazione della Tour Eiffel, segna per l'azienda l'inizio di una vocazione internazionale nel settore della filatura di lino e canapa. Durante la Prima Guerra Mondiale, il Linificio, insieme ad altre imprese del settore, risponde efficacemente alle ingenti richieste di materiale da parte dello Stato. Dopo la prematura scomparsa di Ettore Ponti, il testimone viene raccolto dal Senatore Borletti d’Arosio, che non solo prosegue nell'espansione dell'azienda, ma anche nel suo rinnovamento tecnico e tecnologico. Tra le innovazioni introdotte, spicca la centrale idroelettrica di Cassano d’Adda, realizzata per soddisfare l'aumento della domanda di filati.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, a causa delle restrizioni globali imposte sulla coltivazione della Cannabis Sativa L., da cui si estrae anche la fibra tessile di canapa, il Linificio è stato obbligato a concentrare tutte le sue operazioni esclusivamente sulla filatura del lino.

La successiva importante svolta arriva nel 1985 con l’ingresso, in forma di socio di maggioranza, del Gruppo Marzotto. Inizia così un’espansione produttiva anche al di fuori del territorio nazionale, con l’apertura dello stabilimento in Tunisia, nel 1991, specializzato nella produzione di filato e tessuto di lino, e successivamente nel 2002, di quello in Lituania, specializzato, oltre alla tradizionale produzione del lino, anche nella produzione di filati speciali alla mischia del lino con altre fibre pregiate.

Nel nuovo millennio seguono altri due avvenimenti importanti: nel 2003 avviene la fusione con Zignago Tessile S.p.A, il secondo più importante filatore europeo, seguito poi nel 2008 da un delisting dalla Borsa Italiana, e la successiva riorganizzazione aziendale. La riorganizzazione è volta a mantenere la sede storica a Villa d’Alme e sviluppare anche una divisione di Lininmpianti, ovvero il settore meccanotessile dedicato al design e sviluppo e produzione dei macchinari linieri e canapieri.  

Il focus principale rimane la filatura a secco e ad umido del lino, ma nel 2017, il Linificio ricomincia anche la filatura della canapa, una fibra che ha fatto la storia dell’Italia ed è stata molto diffusa nella penisola.

Il 2018 ed il 2019 sono marcati da due premi importanti: Premio “100 Eccellenze Italiane” che celebra la creatività, l’innovazione e sostenibilità ed il Premio “100 Ambasciatori Nazionali” per l’impegno profuso dell’azienda nella valorizzazione del territorio e della comunità. Un impegno per il territorio sancito prima nel 2021, con la modifica del proprio statuto diventando Società Benefit, quindi con la certificazione B CorpTM, che attesa la soddisfazione di alti standard di performance sociale, ambientale, di responsabilità e trasparenza.

Oggi, il Linificio e Canapificio Nazionale è una realtà internazionale, con headquarter in Italia, con un fatturato pari a 60 Mio. Euro (2022) 950 dipendenti e una produzione di 5.000 tonnellate (ovvero 5.000.000 kg) di filato.

Il ritorno delle fibre naturali

Le fibre naturali, come il lino e, recentemente, anche come la canapa, stanno vivendo un ritorno importante. A differenza della canapa, che siamo stati costretti a non coltivare più, il lino è sempre rimasto per l’Europa e l’Italia una fibra tessile importante. Pierluigi Fusco Girard è l’amministratore Delegato del Linificio e Canapificio Nazionale e durante la mia visita mi ha permesso di inondarlo di domande, alcune sicuramente anche molto specifiche.

HSM: Pierluigi, come Linificio ha differenziato la sua offerta rispetto ai produttori non EU e quanto la produzione europea, controllata, è importante per il vostro cliente business?

PFG: Partiamo da una differenza che distingue canapa e lino.

Il lino viene coltivato in un territorio circoscritto, un'ampia fascia costiera dell'Europa occidentale. La sua produzione è profondamente radicata in Europa, portandola ad essere considerata l’unica fibra naturale di origine europea. La coltivazione del lino non è facilmente delocalizzabile, questo rende la sua tracciabilità garantita. In pochi sanno che l’85% della produzione mondiale di fibra di lino è coltivata nel Nord della Francia, nei Paesi Bassi e in Belgio. Negli ultimi anni, in collaborazione con Terre de lin abbiamo realizzato un progetto innovativo ispirato ai principi dell’agricoltura biologica e all’approccio rigenerativo, facendo così rinascere anche in Italia la sua tradizione liniera. Abbiamo così prodotto il primo lino 100% italiano, dalla pianta al filato, tracciato con la tecnologia blockchain.

La fibra tessile della canapa invece, ha origine cinese. Per sopperire all’elevata richiesta di canapa di origine europea, è ripartita la sua coltivazione in Francia e in Germania, piccole superfici che di anno in anno continuano a svilupparsi.

Per tornare alla tua domanda - nel contesto globale, il Linificio e Canapificio Nazionale si posiziona all'avanguardia, distinguendosi nettamente dai competitors non solo per la sua appartenenza all'ecosistema produttivo europeo, ma anche attraverso una serie di valori distintivi e pratiche innovative. La nostra dedizione alla ricerca continua del bello si traduce in una produzione di filati di assoluta eccellenza, annoverando tra i nostri prodotti i filati di lino più fini al mondo. Questo impegno ci consente di soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti business, offrendo una customizzazione dei prodotti che risponde a esigenze qualitative estremamente specifiche.

La creazione di collezioni di filati sempre diverse, pensate per garantire al cliente nuove interpretazioni del lino, permette la produzione di tessuti contemporanei, innovativi e in linea con le ultime tendenze del design e della moda. La nostra produzione del Lino d’Italia utilizza fibre di lino coltivate in Italia, rafforzando l'identità e la qualità del Made in Italy nei nostri filati.

L’altro aspetto che ci distingue è la diversificazione dei mercati, un altro pilastro della nostra strategia che ci ha portati a esplorando settori inediti per il lino con l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali. Questo approccio si accompagna a un impegno costante verso la sostenibilità, come dimostrano la nostra certificazione B CorpTM e lo status di Società Benefit. Le certificazioni Master of Linen e Material e la C2C Certified Material Health Certificate™ livello oro, per Il filato 1873- The Ould Linen, fornito dal Cradle to Cradle Products Innovation Institute (C2CPII), ci collocano in un gruppo elitario di aziende, testimoniando l'eccellenza e l'etica della nostra produzione.

La nostra ricerca sulle materie prime, le partnership con fornitori selezionati e l'innovazione continua, sia nel prodotto che nel processo, sottolineano il nostro impegno verso l'eccellenza, la bellezza, la sostenibilità e la tracciabilità dei nostri filati. Con la divisione Linimpianti, specializzata nella progettazione e costruzione dei macchinari utilizzati nella produzione, il Linificio e Canapificio Nazionale incarna l'innovazione a 360 gradi, dal campo alla filiera produttiva.

Posso affermare che siamo un'opzione privilegiata per i clienti business che, nel contesto europeo controllato, cercano non solo un prodotto di eccellenza, ma anche un partner affidabile che condivida i valori di sostenibilità e innovazione. Il Linificio e Canapificio Nazionale, con la sua storia, le sue certificazioni e il suo impegno verso il futuro, è la scelta ottimale per chi cerca il meglio nel settore dei filati.

HSM: Un dibattito aperto è sempre la differenza tra il lino e la canapa. Anche se al tatto risultano molto simili, il lino e la canapa sono due fibre molto diverse.

HSM: Quali sono le distinzioni fondamentali tra lino e canapa in termini di rendimento agricolo, processo produttivo e sostenibilità ambientale?

PFG: La distinzione tra lino e canapa, pur nella loro apparente somiglianza al tatto, è sostanziale sia in termini di coltivazione che di produzione. Entrambe rappresentano opzioni ecologiche rispetto ai tessuti sintetici, ma presentano peculiarità uniche che ne definiscono il valore nel settore tessile e oltre.

La canapa è resiliente ed ha minori esigenze in termini di coltivazione rispetto al lino, riuscendo a prosperare in vari climi con una minore incidenza di complicazioni agricole.

Il lino vanta un contenuto di fibra tessile superiore, con valori tra il 20-25%, rispetto al 14-18% della canapa. Questa superiorità quantitativa e qualitativa del lino si traduce in maggiore resa di fibra per campo, il che significa minore impatto ambientale per ettaro coltivato, oltre che filati di maggiore finezza e adatti a un'ampia gamma di applicazioni tessili.

Inoltre, nonostante la canapa produca una quantità maggiore di co-prodotti valorizzabili, la sua trasformazione in filati di alta qualità rimane più complessa e meno efficiente rispetto al lino, a causa della sua natura più grossolana e resistente.

Il lino emerge come un modello di sostenibilità nel settore tessile. La sua coltivazione non richiede irrigazione artificiale, si avvale di rotazioni colturali che preservano la fertilità del suolo e impiega pratiche agricole a basso input di azoto e fertilizzanti. Inoltre, la fibra di lino è caratterizzata da una completa circolarità, in cui ogni parte della pianta trova applicazione, non avendo così scarti. La macerazione naturale in campo contribuisce ulteriormente alla riduzione dell'impatto ambientale, escludendo l'uso di acqua aggiuntiva. Queste pratiche, insieme all'opzione di coltivazione biologica, garantiscono un prodotto finale pulito e rispettoso dell'ambiente, offrendo una soluzione tangibile alle sfide climatiche attuali.

La canapa è meno efficiente in termini di resa del filato e del tessuto in quanto, a parità di tempo di produzione, si ha una resa della materia prima più bassa del 10% ma anche una produttività ridotta del 20%, il che significa che, a parità di energie consumate in uno stesso arco temporale, la produzione di filato è inferiore. Stessa criticità si ha anche in tessitura, dove tessere filati di canapa è certamente più complesso e necessita di una riduzione delle velocità dei macchinari tessili in tutti i reparti.

Inoltre, nel caso della canapa, i tempi di raffinazione chimica della fibra possono arrivare ad essere anche a più di una volta e mezzo superiori rispetto a quelli necessari per il lino, con conseguente aumento dell’impatto ambientale, sia in termini di prodotti chimici, ma soprattutto in termini di consumi energetici.

Il tutto è solo parzialmente controbilanciato da una riduzione degli impatti ambientali nelle fasi di coltivazione dato dal fatto che ha maggiore capacità di crescere in condizioni diverse.

In conclusione, sia il lino che la canapa rappresentano scelte valide per un futuro tessile più sostenibile, ognuna con le sue specificità. Il lino, con la sua elevata qualità fibrosa, l'efficienza produttiva e il modello circolare e sostenibile di coltivazione, si posiziona come una fibra di eccezionale valore. La canapa, con le sue potenzialità di diversificazione e il minore impatto colturale, offre una complementarità interessante, invitando a un approccio olistico e integrato nella ricerca di soluzioni tessili ecocompatibili.

La canapa è riconosciuta per la sua versatilità e multifunzionalità, trovando applicazione in una vasta gamma di settori che includono la bioedilizia, i biopolimeri, il tessile, l'industria cartaria, la cosmesi, l'energia, la nutrizione e la fito-farmacia. La sostenibilità della canapa deriva sia dai ridotti input energetici richiesti durante la coltivazione e la produzione delle fibre, sia dalle sue proprietà naturali che consentono la creazione di prodotti ad alte prestazioni tecnologiche e standard ecologici elevati, come il riciclo, il riutilizzo e la capacità di immagazzinare temporaneamente il carbonio. Tra le sue principali qualità si annoverano l'isolamento termico, acustico ed elettrico, l'elevata resistenza alla trazione, la stabilità chimica, la biodegradabilità e l'ampio spettro di applicazioni innovative, che vanno oltre gli usi tradizionali, includendo i biocompositi e la bioenergia

HSM: Rimane aperto il punto della canapa italiana, ovvero coltivata in Italia. Voi avete dei progetti in merito che state seguendo, state programmando una coltivazione oppure un acquisto diretto di fibra dai produttori della canapa italiana?

PFG: Ad oggi Linificio e Canapificio Nazionale è al fianco di tante iniziative nate in Italia in questi anni, che hanno come obiettivo quello di riportare la coltivazione della canapa tessile in Italia, fornendo a ciascuna di queste realtà tutto il suo know-how sia in fase di coltivazione che in fase di separazione della fibra dalla pianta, incoraggiandone l’iniziativa di riportare in Italia l’intera filiera.

HSM: Nella sua lunga storia, Linificio ha sempre supportato il territorio bergamasco con varie iniziative, anche sociali. Nel 2021, oltre a diventare una Società Benefit, Linificio ha ottenuto la certificazione B Corp TM. Perché questa certificazione è importante per voi e cosa state facendo di concreto per promuovere ulteriormente la sostenibilità?

La certificazione B CorpTM è importante perché identifica le organizzazioni che, oltre a perseguire scopi economici, rispondono anche a elevati standard di tutela ambientale ed equità sociale. Per ottenere la certificazione, le aziende devono superare un rigoroso processo di valutazione del loro impatto sociale e ambientale, e dimostrare di incorporare i principi di sostenibilità in tutta la loro catena del valore. Inoltre, le B CorpTM si impegnano a promuovere la sostenibilità attraverso iniziative concrete, come campagne di sensibilizzazione, educazione sulla sostenibilità e condivisione di best practice. Ad oggi, ci sono oltre 7.000 B Corp certificate nel mondo, di cui circa 1.300 in Europa e circa 400 in Italia, di cui siamo gli unici filatori.

Per noi è un riconoscimento importante, soprattutto a 150 anni dalla fondazione del Linificio, ma è soprattutto un punto di partenza. Continueremo a lavorare ad altri nuovi progetti, creando una rete con altre aziende che condividono il Movimento delle B CorpTM.  

Concretamente, tra i progetti portati avanti negli ultimi 5 anni:  

L!NCREDIBLE®- 100% Linen Super Sustainable Packaging

La rivoluzionaria linea di prodotti per il confezionamento alimentare realizzata con un filato 100% lino ad altissima resistenza e tenacità prodotto in partnership con KUKU International Packaging. Virtuoso, biologico ed eco-compatibile, grazie alla sua versatilità può sostituire la plastica negli imballaggi alimentari.  

RETI FANTASMA

Linificio e Canapificio Nazionale supporta Marevivo in operazioni di recupero e salvaguardia dei fondali marini liberati da lenze ed esche artificiali, o reti. che avvolgono i rami di gorgonia e minacciano l’ecosistema subacqueo. Le iniziative sono in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile che un’azienda certificata B CorpTM come Linificio e Canapificio Nazionale persegue.

IL BOSCO DI LINIFICIO

Una delle iniziative atte a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda e volta a tutelare il patrimonio naturale e la biodiversità dell’area Riserva della Biosfera dell’UNESCO dal 2014 è stata la piantumazione di 1000 nuovi alberi, presso la riserva biogenetica della Sila Piccola in Calabria.

LINO D’ITALIA

Linificio e Canapificio Nazione promuove non solo la cultura, ma anche la coltura del lino. Lino d’Italia è il primo filato di lino 100% italiano con filiera tracciabile nato su campi di lino coltivati in Italia e filato presso la sede di Villa d’Almé.

Un inno all’eccellenza, al saper fare e alla tradizione della coltivazione del lino che è tornata in Italia grazie all’opera di sensibilizzazione promossa da Linificio e Canapificio Nazionale.

1873- THE OULD LINEN

Il lino come quello di una volta. 1873 è l’anno di fondazione di Linificio e Canapificio Nazionale, che nel 2023 ha celebrato 150 anni. Da un seme puro come la natura che l’ha selezionato, nasce un filato di lino realizzato secondo la tradizione. Grazie al suo know-how radicato in 150 anni di attività, Linificio riesce a selezionare e produrre un filato di lino purissimo, certificato, che mantiene inalterate le sue proprietà.

E poi c’è il nostro ultimo progetto DEFILO, che hai avuto modo di visitare proprio in chiusura della mostra.

HSM: Si, corretto, sono arrivata praticamente alla chiusura della mostra, ma ho avuto modo di apprezzare il lavoro di artisti contemporanei e di designer che hanno partecipato questo progetto che ha come obiettivo di trasmettere messaggi legati al Linificio e alla sua lunga storia oltre al forte legame con creatività ed arte. Sono rimasta particolarmente colpita da Spettro di Matteo Berra.

HSM: Potresti raccontarmi come nasce l’idea del progetto DEFILO?

PFG: Il progetto nasce in occasione del 150° anniversario del Linificio e Canapificio Nazionale che coincide con Bergamo Brescia - Capitale Italiana della Cultura 2023.

Con DE FILO abbiamo voluto aprire le nostre porte per raccontare una storia di tradizione e innovazione, edivulgare, attraverso iniziative ed eventi attivi sul territorio cittadino e negli spazi aziendali, la cultura del lino. Il 150° anniversario è stata l’occasione per riqualificare spazi aziendali risalenti al XIX secolo e valorizzarlinuovamente, portando la produzione artistica laddove un tempo c’era produzione industriale

La mostra, allestita all'interno della sede nella sala un tempo adibita alla roccatura, ha presentato opere legate alla tradizione tessile, ai linguaggi della comunicazione e all'arte, per raccontare la filosofia dell'azienda e diffondere l'antica cultura del lino.  

La mostra si è sviluppata in tre sezioni: Minitessili, Arte tessile ed Extratessile, presentando opere di artisti contemporanei e designer in ambito tessile e non, legate al Linificio e alle innovazioni sostenibili. Inoltre, il progetto ha proposto un possibile approfondimento multidisciplinare sull'oggetto "filo" attraverso il lavoro di artisti contemporanei e designer, trasmettendo messaggi legati al Linificio, alla sua storia, ai suoi luoghi, ai prodotti, alle tecnologie e soprattutto alle innovazioni sostenibili e alle nuove applicazioni pionieristiche.

Spettro, di Matteo Berra, del quale tu sei rimasta cosi affasciata, è un velo, un tessuto ma è anche un’indagine, un’immagine, un’apparizione. È un’onda che si integra e dialoga con i suoi elementi e con l’osservatore, chiamandolo ad assumere punti di vista e distanze diverse per accedere ai differenti gradi interpretativi dell’opera.

I 5.000 elementi che compongono Spettro, sono stati realizzati utilizzando L!NCREDIBILE (R) la serie di lino per packaging alimentare ideati da Linificio e realizzati in partnership con Kuku International Packaging con l’obiettivo di offrire un’alternativa completamente ecologica alle reti di plastica, così ampiamente utilizzati nel settore del packaging alimentare.

HSM: Grazie mille per il tempo e la interessante intervista, ma soprattutto per aver approfondito qual è la differenza tra il lino e la canapa.  

Referenze e approfondimenti:

www.linificio.com

https://www.treccani.it/enciclopedia/andrea-ponti_%28Dizionario-Biografico%29/

Foto: Linificio e Canapificio Nazionali

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