La canapa tessile mi porta, quest’oggi, al sud della nostra penisola, precisamente a Modica (Sicilia), dove Antonella Floridia sta riportando tradizione nelle case dei siciliani con diversi oggetti creati artigianalmente in canapa tessile. Ogni oggetto è un oggetto di valore, creato per durare nel tempo e riportare la sacralità nei riti della vita quotidiana.

HSM: Come ti sei avvicinata alla canapa tessile?

IC: E’ stata la canapa a scegliere me, un po' di anni fa, quando ancora non sapevo l’uso che ne avrei fatto. Il primo contatto con questo tessuto è avvenuto infatti, quando ancora non si parlava tanto di moda sostenibile. A Firenze, in un negozio dedicato all’abbigliamento sostenibile che vendeva moda etica e tessuti naturali e biologici, ho trovato un kimono di canapa che ho acquistato a poco prezzo perché leggermente difettato, e sono rimasta subito affascinata da questo tessuto. Oltre al kimono, ho anche preso un campione del tessuto di canapa e volevo esplorare i suoi eventuali utilizzi, specialmente per le fasce di baby wearing, che all’epoca stavo producendo. Sono stata attratta dalla sua vibrazione che mi riportava a qualcosa di incredibilmente vivo e autentico. Soltanto in un momento successivo, ho compreso anche i suoi benefici pratici: traspirante, termoregolatore, antibatterico, resistente e duraturo. E’ nata subito una relazione particolare e profonda con questa fibra. La canapa industriale è una pianta ancora poco conosciuta, causa anche lungo proibizionismo che ci ha fatto perdere la tradizione sia della coltivazione che della lavorazione della pianta, ma ha delle enormi potenzialità in diversi settori. Credo di aver rivisto nella canapa anche parti di me: anch’io, per certi versi, mi sento così. Ho diverse competenze che finora ho fatto fatica a mostrare e fare apprezzare. Sono sempre stata appassionata di moda (intesa come relazione profonda dell’essere umano con i vestiti) e di creazione manuale, ma anche della sartoria e della tessitura a telaio. Creare con le mani per me è sempre stato un processo molto emozionante e un momento di connessione con me stessa.

Grembiule in tessuto di canapa

HSM: Come hai deciso di vendere i prodotti di canapa tessile?

IC: La decisione è arrivata casualmente. Avevo da poco lasciato il lavoro amministrativo che ho fatto per vent’anni in un’azienda e avevo deciso di dedicare un periodo a me stessa. Parlando con il proprietario di un negozio specializzato nella vendita dei detersivi ecosostenibili ed altri prodotti biologici, è emerso il suo desidero di ampliare l’offerta introducendo anche dei prodotti tessili. A questo punto, mi sono ricordata del tessuto di canapa che avevo acquistato qualche anno prima e gli ho proposto di creare una collezione dedicata alla casa in canapa tessile.

HMS: Perché hai deciso di focalizzare InCanapa ai prodotti per la casa?

IC: Credo che la casa sia l’estensione del nostro spazio interiore. Ho sempre dato importanza a tutte quelle tradizioni familiari con le quali siamo cresciuti, c’era un’autenticità che va recuperata. Il nostro modo frenetico di vivere ci ha fatto perdere alcuni valori importanti, come per esempio la convivialità ed il piacere di stare a tavola in famiglia. Con il lockdown poi, siamo stati accompagnati a rivalutare queste tradizioni, ovvero a ritrovare la connessione che abbiamo perso con le cose che ci circondano, con i riti giornalieri ridando un senso allo spazio vitale. Valorizzare anche gli affetti e riportare il sacro nei gesti quotidiani.  

HSM: Come vengono create le tue opere?

IC: Tutte le mie creazioni sono pensate, progettate e confezionate a mano da me. Ho un laboratorio artigianale accanto a casa mia. A volte, per smaltire la mole di lavoro mi appoggio ad alcune sarte. Col tempo mi piacerebbe collaborare con sartorie sociali del mio territorio che offrono  possibilità di riscatto alle donne immigrate. E un giorno, perché no, creare io un luogo dove mettere a frutto il grande potere del lavoro manuale ovvero ricucire ferite ataviche e mettere insieme le parti in cui noi donne a volte ci ritroviamo disgregate.

HSM: Ho avuto modo di apprezzare anche la tua recente collezione di gioielli tessili...

IC: Sì, anche questo progetto dei gioielli in canapa è nato per pura coincidenza. Un’amica ha organizzato qualche mese fa una mostra e mi ha chiesto se avevo interesse di presentare la mia collezione di gioielli, che appunto avevo già, ma non con il tessuto di canapa. Allora ho deciso di osare, creando una collezione di gioielli per lo più in filato di canapa. A volte utilizzo anche seta buretta o lane grezze e filate a mano. Si tratta di una collezione di gioielli dalla linea essenziale, che gioca principalmente sul concetto orientale del kintsugi, ovvero l’arte di riparare con l’oro ciò che si rompe.  I gioielli nascono come simboli di valore e di potere femminile, inteso come la capacità di fiorire e splendere nel mondo, per celebrare il grande lavoro interiore che a mio parere tante di noi donne stiamo facendo in questo particolare momento storico. Non è un caso che ad accompagnarmi sia la canapa: una pianta, che nonostante una storia molto tormentata, oggi più che mai sta ritornando ad essere protagonista in diversi settori.

Collana in filato di canapa, con il dettaglio oro della tecnica orientale kintsugi

HSM: Dove possiamo acquistare le tue creazioni?

IC: Online mi trovate principalmente su Instagram, dove ho una vetrina di tutti i miei manufatti, su WhatsApp, ma anche su WhatAEco e presto conto di riattivare il negozio su Etsy. Inoltre, partecipo  alle fiere del settore e ai mercatini locali in Sicilia. A Modica, la linea casa al momento è in vendita da Candiano Shop. Mi piacerebbe avere un negozio reale e uscire dal virtuale perché sono dell’idea che il tessuto di canapa e le creazioni artistiche raccontano storie che difficilmente riescono ad essere tramesse immediatamente con un negozio online. Al momento i miei clienti sono privati che desiderano acquistare un prodotto naturale ed artigianale per la loro casa, ma vorrei propormi anche al mondo dell’ospitalità e della ristorazione, ovvero hotel, centri benessere, e ristoranti sensibili al valore del naturale e del fatto a mano.

HSM: Grazie mille Antonella per aver condiviso la tua speciale storia ed i tuoi prodotti in canapa tessile.

Antonella Floridia, fondatrice InCanapa

Foto Copyright: InCanapa