Canapa tessile nello sport

L'avvento di slow-fashion e l'importanza dell'utilizzo dei tessuti naturali ha visto negli ultimi anni un interesse sempre maggiore anche nel settore di abbigliamento sportivo. Infatti, molte aziende specializzate del settore hanno inserito nella loro collezione alcuni tessuti naturali oppure riciclati, ma una in particolare è stata all'avanguardia e molto lungimirante con il proprio progetto di Alpine Hemp [1].

Il famoso brand altoatesino Salewa, specializzato nella creazione di attrezzatura e abbigliamento sportivo, ha deciso di voler portare alla luce un suo nuovo progetto, dal titolo ‘Alpine Hemp’. Questa nuova collezione ha attratto l’attenzione di molti neofiti della moda e grandi esperti, grazie a un semplice motivo: l’utilizzo della canapa dalle regioni alpine.

In realtà, il brand Salewa non è mai stato completamente estraneo all’utilizzo della canapa e di altri materiali eco-sostenibili per la produzione dei loro elementi più importanti. Infatti, già in passato si erano scontrati e confrontati con questa grande sfida. Nonostante ciò, questa nuova collezione ideata dal brand risulta comunque una grandissima sorpresa, poiché questi prodotti sono stati prodotti interamente utilizzando la canapa [2].

Alpine Hemp e il progetto dietro la collezione di Salewa

Alpine Hemp, il nuovo progetto della Salewa, si propone come fine ultimo quello di completare l’intera linea di abbigliamento sportivo utilizzando, come materie prime, il tessuto da canapa proveniente dalle Alpi.

Tutti i capi della collezione sono stati confezionati creando, in particolare, dei tessuti ibridi tecnici, che uniscono fibre di tessuti di canapa tessile, con altre di cotone biologico e certificato, assieme a poliestere riciclato e elastene. Sono stati creati dei nuovi tessuti altamente innovativi, grazie alla nuova produzione e al mix di questi materiali. I diversi materiali sono stati scelti in base alle loro caratteristiche principali, così da poter donare elasticità, morbidezza e flessibilità al prodotto, senza per questo renderlo meno resistente [1].

Per poter creare un tessuto più elastico, ma allo stesso tempo resistente possibile, l’azienda ha deciso di utilizzare una tecnica particolare, chiamata tecnologia Durastrtech, mescolando tessuti specifici come l’Alpine Hemp Ripstop e l’Alpine Hemp Jersey. Il risultato è una collezione, basata su diversi colori e modelli di abbigliamento alpino, specialmente ideato per attività sportive ad alta quota e arrampicata. Tutti i prodotti rappresentano un alto livello di qualità, senza però rinunciare a degli obiettivi più nobili [2].

Il brand aveva già rilasciato un’intervista, nel 2016, in cui professava il proprio obiettivo personale di costruire delle linee di abbigliamento più eco-sostenibili, in particolare per riportare alla luce la produzione della canapa tessile in Italia, che anni fa faceva successo. Finalmente, dopo diversi anni, il brand è riuscito ad ottenere il successo desiderato, rilasciando questa linea. L’obiettivo finale di Salewa è quello di poter contribuire non solo alla crescita della produzione di canapa da tessuto in Italia, ma in particolare nella zona alpina, creando un nuovo step nell’ecosistema alpino [3].

Una nuova concezione di moda

Salewa ha deciso, con la sua nuova linea Alpine Hemp, di fare una scelta molto importante, che porta dietro di sé un gran significato: ovvero ha deciso di prendere una decisione importante sulla sua presenza, all’interno della rivoluzione della moda sostenibile e nel mondo dell’eco-sostenibilità. Esso, infatti, non è l’unico brand che ha deciso di non restare in silenzio davanti a eventi globali come quello del cambiamento climatico, e di reagire.

A causa degli enormi cambiamenti climatici a cui la nostra Terra sta andando incontro, a causa dell’inquinamento e della presenza del mondo, la nostra vita quotidiana si sta sempre più modificando e ci costringe a dover affrontare le conseguenze delle nostre scelte insensate. Ormai, è il tempo di cambiare rotta e modificare tutti quei processi di produzione della nostra economia e della nostra società, per renderli più eco-sostenibili. È importante applicare questo ragionamento a tutti i settori dell’economia, primo fra tutti, quello della moda.

È risaputo, infatti, come l’ascesa del fast fashion degli anni precedenti abbia creato un’economia della moda estremamente nociva per l’ambiente e la nostra società. In particolare, ci ha reso schiavi di una mentalità in cui i capi d’abbigliamento non sono più un tesoro da conservare e dalla storia illuminante, bensì sono piccoli prodotti mono-uso, fatti con metodologie e prodotti di poca qualità, da dover buttare come fazzoletti usati poco dopo. Questo processo non ha fatto altro che aumentare il dannoso impatto ambientale che ha avuto l’impatto della moda sul mondo.

Dalla quantità infinita di acqua e materie prime utilizzate per la produzione di massa, fino all’inquinamento delle fabbriche e il difficile smaltimento e riutilizzo dei prodotti, una volta scartati, andando a inquinare i nostri ambienti naturali: questo è il prezzo del fast fashion. Di conseguenza, per combattere i rischi e le conseguenze di questo ciclo dannoso, è nata una nuova contro-corrente più consapevole e moralmente guidata, formata da piccoli brand come Salewa, che vorrebbero fare la differenza e dare il loro contributo [4].

Lo ‘slow-fashion’ e come migliorare il settore della moda

Questo movimento viene chiamato ‘slow-fashion’ e si basa sulla creazione e sviluppo circolare, cosiddetta anche circular economy, di prodotti e comportamenti che possano sì far continuare il settore della moda, ma allo stesso tempo seguire un modello di produzione sostenibile e eticamente corretto.  Molto spesso, i brand e le aziende che aderiscono a questo progetto sostengono la produzione di elementi attraverso il rispetto delle persone, dell’ambiente, delle realtà artigiane locali e dell’utilizzo di materie prime e modelli di produzioni eco-sostenibili e eco-compatibili, così da poter avere il minor impatto possibile sull’ambiente [5].

Se fino a qualche anno fa il movimento dello slow-fashion sembrava una semplice filosofia di nicchia, al giorno d’oggi esso rappresenta una realtà della nostra vita quotidiana che diventa sempre più grande e soprattutto, estremamente importante per la preservazione del nostro pianeta. Sempre più persone sono diventate più consapevoli verso i prodotti che usano e cercano delle alternative che possano non danneggiare la natura. Di conseguenza, il movimento dello slow-fashion è diventato sempre più grande eseguito, portando sotto la propria ala riparatrice tantissimi brand anche di fama internazionale.  

Questi e tanti motivi sono alla base della creazione dello slow-fashion e della decisione, da parte di tanti brand sportivi e non come Salewa, di intraprendere delle scelte etiche e economiche, che possano essere più eco-sostenibili possibili. Nonostante queste aziende non abbiano ancora raggiunto i grandi numeri dietro le aziende del fast-fashion riescono tutte insieme a far sentire la propria voce, facendo girare la grande ruota della rivoluzione della moda e rendendo alcune scelte eco-sostenibili, come la produzione di prodotti in canapa e tessuti bio-sostenibili, non solo un lusso di una nicchia, bensì la norma. È soltanto grazie al coraggio e la tenacia di questi piccoli brand che la filosofia dello slow-fashion sta diventando nota e rende la moda più consapevole delle scelte per preservare il pianeta.

Approfondimenti e referenze:

[1, 2] https://www.salewa.com/it-it/alpine-hemp

[3] https://actionmagazine.it/salewa-punta-sulla-canapa-con-la-nuova-collezione-alpine-hemp/

[4] https://www.tuttogreen.it/fast-fashion/

[5] https://rifo-lab.com/blogs/blog-di-rifo/slow-fashion

Foto: 

[F1] Ronny Siegel, Pexels

[F2] Marco, Pexels

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