La nascita e crescita di un nuovo settore della moda, legata alla rivoluzione verde e alla produzione di un nuovo modo di concepire il vestiario, il più ecologicamente possibile, ha per sempre modificato il mondo della produzione dei capi d’abbigliamento. Vi sono, infatti, tantissime aziende che stanno introducendo nella loro catena di produzioni tessuti più sostenibili e si stanno mobilizzando per creare sempre più linee di abbigliamento e prodotti che possano essere in linea con uno stile di vita ecosostenibile, gesto encomiabile, ma quasi necessario da parte loro.

Per questo motivo, è estremamente necessario lanciare uno sguardo più approfondito alle aziende che dichiarano di utilizzare le materie prime più ecosostenibili, per poterle incentivare durante il loro percorso. In un’indagine svolta, è stata fatta una grandissima scoperta: il maggiore produttore di canapa tessile è niente meno che la Cina, che raggiunge quasi la produzione e l’esportazione di canapa mondiale di quasi il 70% [1]. Infatti, diversi brand di abbigliamento utilizzano la canapa tessile cinese per la produzione della propria collezione.

Una domanda sorge quindi spontanea: perché Cina è uno dei maggiori produttori di canapa tessile e altri tessuti ecosostenibili al mondo? Quali sono i segreti dietro la produzione di canapa in questo paese? Scopriamolo insieme.

Canapa tessile in Cina: i motivi dell’egemonia sostenibile cinese

La questione diventa sempre più fitta, soprattutto se si è a conoscenza di alcuni fatti storici molto importanti. Infatti, il governo cinese aveva bandito in parte e soltanto nel 1985 (e quindi almeno 40 anni dopo il resto del mondo) la produzione di questo tessuto e della pianta di canapa in generale, riportandolo in auge e riapprovandolo sul suo territorio soltanto nel 2010. Certamente, questa spinta da parte del governo cinese ha di gran lunga influenzato l’economia nazionale, ricevendo più incentivi e possibilità di allargarsi nel settore e diventando, così come sappiamo ai giorni nostri, leader nel settore. Per questo, possiamo analizzare come la produzione in Cina abbia avuto soltanto dieci anni per aumentare e arrivare ai fasti attuali. Ma per quale motivo?

Innanzitutto, bisogna specificare che il grande movimento della produzione di tessuti più ecosostenibili e, in particolare, della canapa tessile, è partito da una piccola regione, ovvero la contea dello Quinggang, nella Provincia cinese dello Heilongjiang. Infatti, in questo territorio molto fertile, chiamato anche "black lands", si realizza oltra la metà della produzione di canapa mondiale. Infatti, soltanto nel 2020, la canapa era coltivata su oltre 23.000 ettari, grazie anche all’enorme sostegno che viene portato avanti alla industria della coltivazione della canapa e dello sviluppo di nuove tecnologie appropriate, da parte del Governo cinese [2]. Ovviamente, questa grande crescita economica ed industriale della regione ha attirato su di sé tantissime attenzioni, sia da parte del settore scientifico, ovvero di tutti quei scienziati che ritengono proficuo sviluppare dei nuovi metodi più proficui perla realizzazione della canapa, sia da parte delle industrie, locali e estere, che vorrebbero investire e far parte di questa nuova ondata rivoluzionaria [3].

Innanzitutto, quando si parla di canapa tessile bisogna sfatare lo stereotipo che è sempre stato presente quando si parla della produzione in Cina, ovvero, questo fantastico paese, che viene specialmente conosciuto dal mondo per la presenza di fabbriche altamente inquinanti e con condizioni di lavoro non ottimali, non comprende solo questo ma molto altro. In Cina è presente un’estrema di produttori e aziende che vogliono impostare le loro filosofie d’azione secondo dei dettami etici ed ecosostenibili, per aiutare a costruire un’economia circolare e più ecologica. Seguendo questa dialettica, risulta ancora più importante stabilire una florida e efficace produzione e coltivazione di canapa. La creazione delle coltivazioni di canapa più vicine fisicamente alle fabbriche stesse in cui essa viene confezionata e lavorata risulta, da un punto di vista ecologico, salutare, in quanto si taglia la catena di lavorazione e si diminuiscono i livelli di impronta ecologica nella produzione.  

Collaborazione con aziende cinesi riduce l'importa ecologica e rende la canapa tessile più accessibile

Molto spesso, quando si parla infatti di produzione di materiali e prodotti ecosostenibili non si prende in particolare considerazione alcuni dettagli, ovvero quelli della catena di produzione e manifattura. Infatti, spesso non è possibile poter ottenere un prodotto di qualità e ecosostenibile allo stesso modo, lavorando nel proprio piccolo, ma bisogna chiedere aiuto a qualcuno di più esperto, che possa donarci aiuto e sostegno. Ed è questo uno dei tanti motivi per cui tantissime aziende, decidono di comune accordo di affidarsi nelle mani di industrie cinesi. E di conseguenza, è importante, pur di trovare un buon compromesso all’interno del sistema produttivo, pur di bilanciare entrambe le parti.

Proprio per questo motivo, è molto soddisfacente la scelta della Cina di cominciare a produrre la canapa tessile su territorio locale, così da poter creare il rifornimento necessario alla fabbrica per poter iniziare il processo di manifattura. L’impatto da un punto di vista ecologico è di gran lunga più importante, in quanto riduce, come accennato prima, i livelli di impronta ecologica e di consumi per il trasporto della materia prima di gran lunga, e donandoci in questo modo, un prodotto che non solo è fatto da materiali ecosostenibili, ma anche prodotto e pensato in modo estremamente ecosostenibile.

Un altro importantissimo motivo per cui vi è una produzione molto florida, più rispetto ad altri paesi, di canapa tessile all’interno del territorio cinese è, certamente, l’impatto economico sul processo e il costo finale. Infatti, produrre i propri prodotti all’interno del territorio cinese risulta meno costoso, rispetto ad altri paesi come l’America. Queste scelte influiranno non soltanto sul numero di prodotti che potranno essere messi in commercio, ma anche sul prezzo del prodotto finale. Infatti, la canapa tessile è una materia estremamente preziosa e costosa da maneggiare, portando così a una fascia di prezzo iniziale già abbastanza alta. Al contrario, con questa scelta, il prezzo finale del prodotto è molto più accessibile rispetto al previsto, rendendolo anche alla portata di tantissime altre persone, che in termini di abbigliamento non possono permettersi un budget troppo alto [4].

Bisogna prendere in considerazione, infine, un altro particolare importante che può fare la differenza, specialmente se si è una grande industria nel capo della moda ecosostenibile, ovvero la qualità. Infatti, la produzione di canapa tessile che avviene su suolo cinese è di altissima qualità, in quanto gli studiosi cinesi hanno passato tantissimo tempo a lavorare alla formula adatta per ottenere un tessuto resistente, duraturo, ma allo stesso tempo non nocivo sulla pelle dei consumatori.

Nonostante ci siano altri paesi, come anche gli Stati Uniti d’America, in cui recentemente vi siano più possibilità di produrre la canapa e molte più aziende interessate, queste non presentano, purtroppo, l’esperienza e l’artigianalità che la Cina ha potuto sviluppare durante gli ultimi anni. Di conseguenza, nonostante ci siano in questi ultimi periodi molte opzioni per il rifornimento di canapa tessile per le aziende, non si può negare che la migliore scelta, per quanto riguarda la qualità dietro il materiale, possa ricadere per ora soltanto sulla canapa tessile cinese. La competizione è abbastanza alta, e per gli altri stati ci vorranno ancora tanti anni di tentativi, e soprattutto, di studi e ricerche, per poter raggiungere i livelli di esperienza della Cina nel settore.

Particolare pratica della lavorazione delle fibre: la cotonizzazione della canapa

Una delle punte di diamante della produzione di canapa tessile in territorio cinese, risiede nell’utilizzo di alcune pratiche di lavorazione delle fibre, in modo tale da rendere il tessuto più funzionale e morbido possibile: la cotonizzazione. Grazie a questa tecnica di lavorazione delle fibre, che è altamente utilizzata in Cina, è molto più semplice ottenere un tessuto di canapa molto più gestibile, ma allo stesso tempo senza perdere tutte le buone qualità della canapa tessile, come la resistenza, il livello di elevata igiene e, in particolar modo, la sua ecosostenibilità. Nonostante anche gli altri paesi si stiano informando sempre più al riguardo, la Cina resta il leader indiscusso di questa pratica di manifattura e, in generale, della produzione di canapa ecosostenibile al mondo.

Questo fenomeno, che sta diventando sempre più grande e si sta diffondendo in tutti i paesi, è un grandissimo traguardo da celebrare, per quanto riguarda la diffusione della rivoluzione verde e della moda ecosostenibile, in quanto i grandi protagonisti del settore dell’abbigliamento si stanno movimentando sempre più, alla ricerca di effettivi metodi di lavorazione di materie prime e risorse più clementi verso il nostro ambiente. Con un po’ di fortuna e buona dedizione, in futuro potremo realmente riscontrare un grandissimo punto di svolta per il mondo della moda e il sogno dell’abbigliamento sostenibile diventerà una realtà sempre più comune.

Riferimenti e approfondimenti:  

[1] https://ministryofhemp.com/blog/hemp-growing-countries/

[2] http://www.kingdom-hemp.com/link-header-e2.html

[3] https://lindro.it/tessile-e-non-solo-la-cina-punta-forte-sulla-coltivazione-della-canapa/

[4] https://wamaunderwear.com/blogs/news/hemp-in-china

Foto: 

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