Negli ultimi anni, il tessuto di canapa sta sempre più diventando il materiale per eccellenza, utilizzabile in molteplici settori. Infatti, tantissime aziende e laboratori hanno riscoperto i vantaggi di questa pianta, non soltanto in termini di versatilità dal punto di vista produttivo, bensì anche per l’impatto ecologico positivo. Infatti, negli ultimi anni, la canapa, specialmente il suo impiego nel campo tessile, è stata sempre più sfruttata non soltanto in industrie che tutti noi conosciamo, come quella della moda, bensì anche in tante altre, arrivando anche nel settore automotive.

La storia della canapa nel settore automotive

Per quanto possa sembrare inusuale, la relazione tra la canapa ed il settore automotive ha una lunga storia. Infatti, nonostante gli ultimi anni il desiderio impellente di utilizzare materiali ecosostenibili, come appunto la canapa tessile od altre tipologie di biopolimeri, la necessità di un settore automotive più sostenibile trae le proprie radici nel passato, in particolare nella storia industriale di alcuni marchi automobilistici molto famosi.

Il primo imprenditore del settore automotive ad aver utilizzato, anche se in una minima parte, la canapa come materiale perla costruzione di elementi delle autovetture, è stato Henry Ford. Infatti, nel 1941, egli aveva presentato al pubblico un modello di automobile che conteneva alternative naturali alla plastica, principalmente la soia e la canapa, ma anche altre fibre naturali, seppure in quantità minore. Durante una delle presentazioni ufficiali della nuova macchina, per dimostrare la resistenza dei materiali, Henry Ford decise di utilizzare un martello e cominciò a colpire la macchina per dimostrarne la sua indistruttibilità. Tuttavia, Ford non ebbe la possibilità di mandare in produzione il suo prototipo, a causa della seconda guerra mondiale, carenza di materiali e del proibizionismo della pianta di canapa.

 A seguito del ritorno delle coltivazioni di canapa a fine di anni ‘90, le case automobilistiche hanno iniziato a valutare l’utilizzo della canapa industriale. Una delle prime aziende a presentare pubblicamente la loro innovazione, nel 2009, è stata Lotus Cars, con la loro ECO Elise. In questa macchina il composto rinforzato con la canapa è stato utilizzato in diverse parti della macchina, rendendola quindi anche più leggera, ed in gergo automotive, questo significa che anche il consumo del carburante è stato ottimizzato. Infatti, il composto della fibra di canapa è stato utilizzato sulla la parte anteriore(paraurti ed una parte del cofano), sul tetto, sugli spoiler, sui rinforzi ed anche sui sedili [1].

Foto: Pexels, Mike B.

Successivamente, altre aziende del settore si sono mosse in questa direzione. Infatti, la BMW con il suo primo modello elettrico i3, ha utilizzato la resina in fibra di canapa nel rivestimento dei pannelli delle portiere. L’utilizzo di questo materiale ha permesso alla casa automobilistica in parola di ridurre il peso totale della macchina (di 350kg), aumentando in questo modo anche la durata della batteria elettrica [2].

Anche Porsche (per la sua macchina sportiva718 Cayman GT4 Clubsport) ha usato alcune parti in canapa e lino, cosi come anche Mercedes, Audi e Volkswagen.  

Alcune macchine che però sicuramente vale la pena menzionare quando si parla dell’utilizzo della fibra di canapa, sono sicuramente anche i seguenti modelli [3]:

-       la Kestrel: una macchina elettricae struttura in resina di canapa, sviluppata da Canada Motive, che però non haottenuto il successo desiderato,

-       Aptera Motors: un veicolo ad energia solare realizzato con la fibra di canapa

-       Renew Sport Car: una macchinasportiva con una carrozzeria completamente ecosostenibile prodotta dalla fibradi canapa

Foto: Unsplash, Chad Kirchoff

Canapa tessile nel settore automotive: perché è la scelta giusta per il futuro

Come risulta evidente, anche il settore automotive si trova davanti alla sfida della sostenibilità, data sia dalla creazione di macchina elettriche ma anche di macchine a combustibili alternativi, come per esempio idrogeno. Ma non soltanto per i combustibili, le grandi aziende automotive si stanno rendendo sempre più conto di quanto sia importante introdurre l’aspetto della sostenibilità in tutta la catena di produzione. Per questo motivo, stano valutando diversi materiali ecosostenibili che possano essere utilizzati come componenti principali delle automobili ma anche per la creazione di tessuti interni. Ecco che il tessuto di canapa e la sua fibra, possono trovare diverse applicazioni anche nel settore automotive.

I motivi per i quali aziende automotive stanno valutando la pianta di canapa sono molteplici, e possono essere cosi riassunti:

Modalità di coltura e crescita rapida

In primis, certamente, è da considerare le modalità di coltura e crescita della canapa sativa. Infatti, come è accennato in altri articoli in questo Magazine, la coltivazione della canapa sativa è estremamente ecosostenibile per il nostro ambiente, sia per la minima quantità d’acqua, terra richiesta, l’assenza di pesticidi e conservanti che possano essere utilizzati durante la coltura, ma anche per la sua rapida crescita (ciclo di crescita di circa 120 giorni).  Di conseguenza, in questo modo si può ottenere un quantitativo di biomassa nettamente maggiore rispetto ad altri tipi di fibre vegetali.

Leggerezza della fibra

In secondo posto, le fibre di canapa sono molto più leggere rispetto ad altri compositi, e questo permette di ottenere anche una diminuzione del peso della macchina che si traduce poi anche in una riduzione dei consumi del carburante (oppure batteria elettrica).

Versatilità del tessuto

In aggiunta, la grandissima versatilità della canapa tessile nonché i suoi principali benefici, come appunto la resistenza e la termoregolazione, offrono un vantaggio interessante. Le fibre della canapa tessile, infatti, sono largamente note per il loro spessore e durezza, così da renderle indistruttibili per gli interni delle auto. Inoltre, il tessuto di canapa è termoregolatore, e qualora questo tessuto dovesse essere impiegato nei sedili, esso sicuramente potrebbe regalarci una sensazione più comoda la guida, soprattutto quella prolungata ed estiva.

Smart textiles

Inoltre, il fatto di poter unire il filato di canapa ad altri tessuti, oppure ai fili intelligenti, che permettono di controllare diversi aspetti per esempio in un sedile, apre tutta una nuova serie di applicazione del settore di canapa tessile per interni delle automobili.

Infine, è tutto una questione del costo

Infine, c’è anche un aspetto negativo di questo materiale, ovvero il suo prezzo elevato. Poiché le maggiori piantagioni di canapa sativa che possono essere utilizzate per tale uso si trovano al di fuori dell’Unione Europea, è difficile trovarle a un prezzo conveniente, per poi esportarle in Europa, dove verranno lavorate. Una volta affrontato questo ostacolo, la canapa potrà tornare a fare il proprio corso per diventare sempre più presente nel settore automotive, unita, perché no, ai tessuti intelligenti arricchiti con elettronica stampata, ovvero i cosiddetti smart textiles.

Foto: ThisisEngineering RAEng, Unsplash

Il futuro della canapa tessile nel mondo automotive: cosa dobbiamo aspettarci?

La fibra di canapa tessile non è quindi un materiale del tutto nuovissimo, perché è stato già utilizzato anche in passato, ma quello che sicuramente è ancora da esplorare sono le sue applicazioni nel settore automotive. Infatti, la fibra di canapa tessile, unita anche ad altri polimenti, è ancora oggetto di studio in molti laboratori. I vantaggi nelle diverse applicazioni però sono chiari fin da subito, ovvero la possibilità di sostituire tutte le componenti non rinnovabili con una risorsa sostenibile che allo stesso tempo permette anche di ridurre il peso totale delle vetture e quindi ottimizzare anche l’utilizzo del carburante. L’obiettivo principale, ed a lungo termine delle case automobilistiche, è sicuramente quello di utilizzare sempre più risorse rinnovabili e quindi facilmente riciclabili nella loro produzione. Infine, le ultime decisioni della Commissione Europea in merito al divieto della produzione delle macchine a combustibile fossile, porteranno sicuramente ad un’accelerazione delle innovazioni nel settore automotive.  

 

Referenze e approfondimenti:

[1] https://www.compositesworld.com/articles/eco-elise-concept-lean-speedy-and-green

[2] https://cannabismuseum-amsterdam.com/hemp-in-the-automotive-industry/

[3] https://hempindustrydaily.com/why-hemp-could-finally-be-a-common-automotive-component-qa-with-apteras-nathan-armstrong/

Foto: 

[F1]: Why Kei, Unsplash

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